“Inclusione secondo natura”, infatti, è il nome dato dai suoi referenti, il dottor Giovanni Vitucci e la dottoresssa Giuseppina Di Cesare, all’idea di portare nei campi e nelle stalle, pazienti affidati alle cure del centro di salute mentale e del servizio dipendenze patologiche dell’Asl, a Castellaneta. Il progetto è stato presentato a Laterza, nella sala “La Cavallerizza” del palazzo marchesale, e appare come una vera e propria rivoluzione terapeutica, almeno ascoltando il dottor Vitucci, o meglio come una sfida che dovrebbe superare la condizione di temporaneità e divenire, come spiegato dal dottor Vito Gregorio Colacicco, direttore dei distretti sociosanitari uno e due dell’Asl ionica, un servizio permanente.
UNA GIORNATA SUL CAMPO
Il progetto accorpa in sé esperienze terapeutiche già praticate, sfruttando il circuito provinciale delle masserie didattiche, ed è dedicato a circa 30 pazienti, che dallo scorso agosto e fino a tutto il 2015 frequenteranno a intervalli regolari le strutture, cimentandosi in lavori al chiuso e all’aperto. Il valore del progetto “Inclusione secondo natura”, inoltre, è tutto nella sua specificità. Come spiegato da Roberto Barberio, titolare della masseria didattica Sierro Lo Greco dove il progetto è partito, in questo caso le terapie vengono svolte con l’ausilio di agricoltori veri. Insomma, qui l’agricoltura sociale ha trovato la sua forma d’elezione.
E per il Gal Luoghi del Mito è come sfondare una porta aperta, visto che la sua mission è soprattutto favorire la diversificazione agricola e la multifunzionalità. Tra l’altro, il Gal Luoghi del Mito è statao l’unico in Puglia a finanziare un’Asl e a terminare le risorse della misura 321, quella utilizzata per sostenere “inclusione secondo natura”
IL CONVEGNO
GLI INTERVENTI DEI RELATORI
PAOLO NIGRO
GIOVANNI VITUCCI
FABRIZIO NARDONI
VITO GREGORIO COLACICCO
GIANFRANCO LOPANE